Continua con la storia di Davide Bettella la nuova rubrica di InterYouth dedicata a tutti gli ex protagonisti del settore giovanile nerazzurro ormai lanciati nel mondo del calcio professionistico.

La sua storia inizia a Padova, dove nasce il 7 aprile del 2000, e proprio nel club della sua città muove i primi passi su un campo da calcio e vi rimane fino al 2014, quando l’Inter lo nota durante un Padova-Vicenza e decide di portarlo a Milano vincendo la concorrenza di altre grandi squadre italiane che gli facevano la corte come Fiorentina e Juventus.

In nerazzurro il feeling è immediato e si conquista subito il suo spazio in campo con le diverse formazioni giovanili, vincendo Campionato e Supercoppa col l’U17 e arrivando poi in Primavera nell’annata 2017-2018 conquistando sotto la guida di mister Vecchi la vittoria del Campionato.

Nell’estate del 2018, poi, nonostante anagraficamente avesse la possibilità di rimanere un altro anno nel settore giovanile, Bettella è stato ceduto all’Atalanta, dove gioca quattro gare in Primavera, poi, nella finestra invernale di mercato, passa in prestito al Pescara, squadra militante in Serie B.

Con i Delfini colleziona cinque presenze nel suo primo anno, mentre nel secondo – l’attuale, poi sospeso per l’emergenza sanitaria in corso – viene utilizzato con più continuità da mister Zauli, scendendo in campo tra Campionato e Coppa Italia per ben 19 volte, collezionando anche una rete.

Il talento di Bettella, naturalmente, non è passato inosservato neanche agli staff delle varie Nazionali giovanili, in cui ha fatto tutta la trafila partendo dall’U15 fino all’U21.

Con l’U17 ha anche partecipato nel 2017 agli Europei di categoria in Croazia, mentre l’anno dopo è protagonista con l’U19 degli Europei disputati in Finlandia in cui l’Italia si è classificata seconda.

Nel 2019 arriva il passaggio in U20, con cui disputa i Mondiali in Polonia, successivamente ecco il passaggio in U21, con cui ha finora collezionato due presenze.

Bettella sta quindi continuando il suo percorso di crescita con dedizione e pazienza, conscio che il suo talento lo può portare lontano, ma con la consapevolezza che bruciare le tappe sarebbe sbagliato.


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