Pareggia la Berretti di Salvatore Cerrone, che al centro sportivo “Giacinto Facchetti” si fa fermare da un Renate solido e da un arbitro inadeguato sul risultato di 1-1.

È un pareggio che va stretto quello odierno, perché il campo ha mostrato altro, e cioè una squadra che magari non ha giocato un bel calcio, una squadra sprecona e imprecisa, ma che ha avuto molte più occasioni dei suoi avversari. Il gol di Piscopo (27′), poi, è il risultato di un’azione capolavoro cominciata da Vago che mette in mezzo, Maggioni la passa dietro di tacco e l’australiano si fa trovare al posto giusto al momento giusto per insaccare in rete e portare in vantaggio i suoi.

Vantaggio che naturalmente il Renate ha provato a ribaltare, ma la difesa nerazzurra ha neutralizzato le – poche – occasioni avversarie, per poi crollare, col resto della squadra, sotto i colpi del direttore di gara che ha convalidato un gol di Mazzotti a dieci minuti dalla fine viziato da un evidente fallo sul portiere e che ha scatenato le proteste dei nerazzurri di Milano.

C’è da dire, per dovere di cronaca, che l’Inter poteva sicuramente fare di più, sfruttando per esempio i cross praticamente perfetti di capitan Cagnano, ma tra l’imprecisione generale e la giornata di grazia dell’estremo difensore del Renate Ghirlandi, alla fine l’Inter si porta a casa solo un pareggio, che grazie alla sconfitta di ieri dell’Albinoleffe capolista è un po’ meno amaro.

I nerazzurri, primi in classifica a pari merito proprio con l’Albinoleffe a quota 22 punti, la prossima settimana saranno ospiti dell’Alessandria. 

Quest’oggi i “Men of the Match” sono due: parliamo di Reno Piscopo e di Andrea Cagnano. Il primo è stato l’autore del gol che ha portato l’Inter in vantaggio, ma non solo, perchè si è proposto in diverse varie occasioni pur senza riuscire mai a concretizzare. Cagnano, invece, ha dimostrato ancora una volta di essere un pilastro di questa Berretti, difendendo alla grande e proponendosi anche in fase offensiva. Degni di nota, come già accennato in precedenza, gli ottimi cross che però nessuno ha avuto la capacità di sfruttare in maniera adeguata.

Letizia Massaro