Intervistato da Calciomercato.com, l’ex attaccante nerazzurro Federico Bonazzoli ha parlato del suo passato all’Inter, del suo presente nel calcio professionistico e del suo futuro, tra Juventus e nazionale.

L’altro ieri alcuni dei suoi ex compagni di squadra dell’Inter hanno vinto la coppa Italia Primavera. Che ricordo ha di quel gruppo e del lavoro del tecnico Vecchi? 
“Purtroppo ho avuto la sfortuna di lavorare per poco tempo con Vecchi. Secondo me è una persona splendida ed un bravissimo allenatore.  E’ molto preparata e anche a livello umano: sono contento per i miei ex compagni, con alcuni di loro sono cresciuto e so quanto meritano questa soddisfazione”. 

Dall’Inter alla Sampdoria e adesso al Lanciano. Com’è nata questa opportunità e che bilancio può trarre da questi mesi in Abruzzo? 
“Io avevo bisogno di giocare. Giustamente la Sampdoria è un club ambizioso, con una grande storia, non era facile per me. Ho preferito fare un passo indietro, tra virgolette,  anche se non lo è perché sono giovanissimo e la serie B resta un campionato difficile e importante. Sono venuto al Lanciano perché è stata la squadra che più mi ha cercato e voluto rispetto alle altre. Non mi pento della scelta, ho segnato il mio primo gol tra i professionisti e spero di farne altri per salvare il Lanciano”. 

Di Francesco, Bonazzoli e Marilungo: un Lanciano che punta sui giovani e ha un attacco importante per la categoria. Per lei c’è da lottare per trovare spazio…
“So che c’è molta concorrenza, credo sia importante perché ti spinge a dare sempre il massimo. Hai nominato due ragazzi eccezionali: non sono un tecnico quindi non li presento ma a livello umano sono dei compagni fantastici. E’ bello condividere questo periodo con loro, davvero”. 

Lei ha bruciato le tappe:  esordio a sedici anni in Europa League, secondo solo a Pellegrini nella storia dell’Inter. L’etichetta del golden boy, coniata nel torneo di Viareggio, è stato un peso? 
“No, non è stato un peso. Quando uno fa le cose fatte bene è giusto che riceva i complimenti. Devi essere bravo a tenere i piedi per terra e cercare di fare meglio sempre. Non bisogna montarsi la testa se si vogliono raggiungere gli obiettivi. Non voglio pensare di essere chissà chi, sono un ragazzo di diciotto anni e ho tutto ancora da dimostrare, ho una carriera davanti”. 

Che ricordo ha di quella gara con il Saint-Etienne, schierato titolare da Walter Mazzarri? 
“E’ stato fantastico, c’erano cinquantamila persone allo stadio. Come ho sempre detto, non smetterò mai di ringraziare Mazzarri che mi ha dato una possibilità unica.  Penso che sia stata una delle cose più belle che mi sono capitate. Ogni tanto vado a rivedere le immagini, le foto di quella serata. Giocare nell’Inter è stato un motivo di orgoglio”. 

Quindi non rimase deluso dal fatto che poteva puntare su di lei per il futuro? 
“No, assolutamente. E’ stata una scelta che abbiamo preso insieme, di comune accordo. Io non ho rimpianti, ho sempre dato il 100% per la maglia nerazzurra. Anche l’Inter con me si è comportata sempre in modo esemplare: mi ha messo nelle condizioni di esprimermi al meglio. Io sono tranquillo, so di aver fatto la scelta giusta. I rapporti con l’Inter sono buoni, non posso sputare nel piatto dove ho mangiato”. 

Lanciano può essere il trampolino di lancio per conquistare un posto da titolare nella formazione di Di Biagio? 
“Sicuramente, senza Nazionale un giocatore può considerarsi completo a metà:  tutti sognano di vestire la maglia azzurra, io in primis. So che se lavoro bene qui a Lanciano le cose poi arrivano piano piano. Sinceramente mi pongo degli obiettivi e questo è uno di quelli”. 

La Juventus manda spesso degli emissari al Biondi per seguire i giocatori di loro proprietà ma anche per seguire lei e Di Francesco. Cosa sa di questo interesse? 
“Sono rumours, quando sento accostare il mio nome alla Juve mi sento orgoglioso. La storia del club non la scopro io. Penso al campo e a fare bene, tutto dipende da me. Spero un giorno di giocare nella Juventus, è una squadra storica. Forse la più acclamata in Italia, sono cose che mi fanno molto piacere”. 


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