Da piccolo tifoso che aspettava i calciatori all’uscita della Pinetina a titolare nella Primavera di mister Vecchi.

La storia di Andrea Cagnano in nerazzurro inizia nel 2006, e la racconta lui stesso ai microfoni di Inter Channel per la rubrica Inter Football Academy: “Papà e nonno sono entrambi interisti e mi portavano ad Appiano ad aspettare i giocatori. Sicuramente hanno influito sulla mia fede calcistica dato che sono interista anch’io. Ho iniziato a giocare a calcio nello Xenia, allenato da Stefano Borgonovo, ma dopo solo un anno ho fatto il provino con l’Inter. Inizialmente prendevo tutto come un gioco perchè ero molto piccolo, ma nonostante ciò ero molto contento, perchè poter giocare per la tua squadra del cuore è bellissimo. In Primavera ho debuttato inaspettatamente l’anno scorso a Verona contro l’Hellas: facevo parte della Berretti, poi a gennaio, complice qualche infortunio, sono stato chiamato su. L’esordio è andato bene, abbiamo vinto.”

Sui modelli di riferimento, poi, Cagnano – di ruolo terzino sinistro – aggiunge: “Sicuramente Maicon ha delle caratteristiche fisiche e tecniche ineguagliabili, ma mi piace anche Marcelo del Real Madrid, mi piacerebbe imparare a crossare come lui.”

“Allenarsi ad Appiano Gentile è un sogno e forse adesso non me ne rendo neanche bene conto perchè ci ho quasi fatto l’abitudine, ma le prime volte vedere tutti quei campioni era incredibile. Le partite che ricordo con più piacere? Sono due, un derby vinto 5-0 in casa del Milan e la finale scudetto con i Giovanissimi vinta ai rigori contro la Roma. Poi c’è lo scudetto Berretti dell’anno scorso, arrivato dopo una grande sofferenza nella finale di ritorno contro il Torino. Negli ultimi minuti eravamo abbattuti perchè stavamo buttando via una grande occasione, ma quando Ndiaye ha segnato il 3-2 in rovesciata siamo impazziti tutti, abbiamo esultato insieme, è stato bellissimo. Amo il calcio, è la cosa che più mi piace fare e non la cambierei per niente al mondo. Non ho molto tempo libero, ma quello che ho mi piace passarlo con le persone a cui voglio bene. La scuola? I professori ci vengono incontro perchè capiscono i nostri impegni e noi ci mettiamo sempre il massimo per conciliare entrambe le attività. Il mio sogno più grande? Debuttare in prima squadra.”

Letizia Massaro