Non sono bastate le buone intenzioni dei presenti, né le convinzioni di mister Vecchi. Le assenze in questa Final Eight c’erano e pesavano. Non c’era Puscas, impegnato in Under 21 per le qualificazioni ai prossimi europei di categoria, né Camara, fermato da un problema fisico, né tantomeno Bonazzoli.
Non c’erano quelli che sono stati definiti “I tre tenori” della Primavera nerazzurra, e si è visto.
Nulla da togliere a chi ha giocato al posto loro (o forse sì?), ma le buone intenzioni, lo ripetiamo, non sempre bastano. L’Inter ha giocato bene per gran parte della gara, ma poi ha letteralmente buttato via una qualificazione che era già quasi in tasca.

I nerazzurri partono forte, collezionando occasioni su occasioni, e per i primi 20′ si gioca praticamente solo nella metà campo biancoceleste. Da sottolineare, al 12′, il clamoroso palo di Correia che, di testa, non riesce a trovare la porta. La Lazio prova a reagire, ma l’Inter resiste e non si fa sopraffare, così il primo tempo si chiude a rete bianche.

La ripresa si apre con gli stessi ritmi con i quali si era chiuso il primo tempo, fino al gol di Rocca che al 61′ sblocca il risultato spiazzando tutti dopo un corner. Cinque minuti più tardi è la Lazio a regalare un brivido all’Inter: Palombi serve Rossi che carica cercando il secondo palo ma prende male le misure. Al 74′ è ancora Lazio: dormita della difesa che costringe l’estremo difensore Radu ad uscire e sventare il tentativo di Palombi. A soli 4 minuti dalla fine, però, Rossi segna il gol del pareggio grazie ad un regalo di Donkor. Saranno tempi supplementari.

Nei primi 15 minuti di extra time è l’Inter a sprecare le occasioni più ghiotte, mentre nei secondi arriva la doccia fredda che spegne i sogni di gloria nerazzurri: Palombi, su assist di Rossi, conclude alle spalle di Radu. 2 a 1 Lazio e semifinale contro la Roma conquistata.

L’Inter esce a testa alta, come ha detto anche mister Vecchi, dopo una partita in cui ha combattuto anche in dieci (a cambi finiti c’è stato l’infortunio di Correia ndr), e facendo senza dubbio una bella figura.
Impossibile non ringraziare la squadra e lo staff per l’impegno e la volontà, ma una domanda sorge spontanea: siamo davvero sicuri che la società non avrebbe potuto gestire meglio determinate situazioni per onorare in maniera più adeguata la fase finale del campionato? Così, magari, “a testa alta” avremmo indossato le medaglie da vincitori dello scudetto

Man of the match InterYouth è, inevitabilmente, Michele Rocca. Non solo per il gol segnato, ma perchè la voglia, l’impegno e la dedizione che ha messo in ogni singola partita di questo campionato hanno spesso fatto la differenza. Ieri, contro un avversario di peso come la Lazio, non ha mai mollato, combattendo su ogni pallone fino al minuto 120, e quando chiunque sarebbe stato stanco e senza fiato lui era lì che correva. Semplicemente impressionante. GUERRIERO

Il tabellino: 

INTER-LAZIO 1-2 (d.t.s.)
Marcatori: Rocca (61′), Rossi (40′ st), Palombi (9′ sts)

INTER: 1 Radu; 2 Gyamfi, 23 Donkor, 19 Sciacca, 3 Dimarco (31′ st Miangue); 4 Steffè, 10 Gnoukouri (43′ st Ventre), 8 Palazzi; 11 Gomes Delgado (34′ st Baldini), 9 Correia, 20 Rocca.
A disposizione: 21 Costa, 12 Pissardo, 5 Yao, 15 De Micheli, 17 Crosato, 22 Appiah, 25 Romney, 26 Italo, 28 Zonta.
Allenatore: Stefano Vecchi

LAZIO: 1 Guerrieri; 2 Pollace, 5 Mattia, 6 Prce, 13 Germoni; 10 Murgia, 4 Pace, 8 Verkaj (35′ st Milani); 7 Palombi, 11 Fiore (9′ st Rossi), 23 Silvagni (19′ st Condemi).
A disposizione: 12 De Angelis, 24 Cotticelli, 15 Quaglia, 16 Manoni, 17 Capuano, 19 Rokavec, 25 Dovidio, 26 Collarino, 27 Folorunsho.
Allenatore: Simone Inzaghi

Ammoniti: Murgia (49′ st), Gyamfi (3′ pts), Baldini (11′ pts), Germoni (12′ pts), Milani (2′ sts), Donkor (13′ sts)

Recupero: 0′ – 5′ – 2′ – 2′

Arbitro: Fabio Piscopo (sez. arbitrale di Imperia)
Assistenti: Rossi e Imperiale
IV Uomo: Bertani