Roberto Samaden, responsabile del settore giovanile nerazzurro, ha parlato a margine della presentazione del progetto Inter Grassroots Program, che prevede il coinvolgimento di 28 squadre in tutta Italia, avendo sempre come punto di riferimento gli 11 Centri di Formazione del Settore Giovanile di F.C. Internazionale.
Lo scopo del progetto è quello di rinnovare il concetto di partnership tra i club, per il miglioramento dei livelli tecnici dei giovani – anche in ambito scolastico -, per lo sviluppo del calcio giovanile e per la crescita calcistica degli istruttori.
Ecco le sue dichiarazioni: “Tutto questo per noi è davvero molto importante perchè uno dei nostri scopi è quello di fare in modo che tutti coloro che lavorano con noi si senta in un ambiente familiare. Sono molto grato alla società per aver appoggiato e approvato questo progetto, la realtà Inter sta cambiando ed è bello mostrare questi cambiamenti. I nostri progetti nascono nel 1996 con Inter Campus, crescono nel 2003 con le scuole calcio e si affermano nel 2009 con i centri di formazione nati grazie a Mourinho. Nessuno in Italia ha un’organizzazione come la nostra, in tanti hanno provato a copiarci ma senza riuscirci, la nostra qualità è ineguagliabile. Vogliamo rinnovarci prima degli altri, sempre. L’emblema del nostro progetto è sicuramente Federico Dimarco: è partito dall’academy ed è arrivato in prima squadra. Dallo scorso anno abbiamo deciso di smettere con le affiliazioni per partire proprio dalle radici del calcio giocato, per promuovere un nuovo tipo di concetto calcistico e per sensibilizzare la gente a questo tipo di calcio. Vogliamo uscire dalla mentalità provinciale ed avvicinarci alla FIFA e all’UEFA, e anche i nostri allenatori e istruttori devono farlo. Abbiamo un marchio importante, ma la cosa principale è la mentalità. Per questo motivo tutti lavoreranno per migliorare la propria metodologia educativa.”
Letizia Massaro
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